escursione congiunta FAB – ABB
Riproposta di un’escursione effettuata nel luglio 2020, immeritatamente poco partecipata.
Ingiustamente trascurato dagli escursionisti, che partono da Mezzeno diretti per lo più ai Laghi Gemelli oppure al Passo Branchino, l’itinerario proposto conduce alla scoperta di luoghi appartati e dalla bellezza austera, caratterizzati dalla più tipica flora silicicola. Da Roncobello si sale in auto alla frazione Capovalle e si prosegue fino al termine della strada, dove si parcheggia (1.600 m); è necessario esporre il ticket (2 €) precedentemente acquistato all’apposita colonnina posta in località Madonna della Mano, tra Roncobello e Capovalle (segnaletica). Appena oltre il parcheggio, si inizia a risalire il versante a sinistra, lungo un sentiero CAI comune ai percorsi 215 e 217, purtroppo assai sconnesso per l’eccessiva frequentazione; il tracciato, ora al limite del pascolo, ora nella boscaglia rada, sale con alcuni bruschi tornanti tra le prese dell’acquedotto, finché alla quota di 1.780 m sbuca su un pendio più dolce e si biforca. Si tiene a sinistra la traccia 217, che sale ancora un poco fra folte macchie di mughi, e senza sforzo si arriva all’amplissimo pascolo di Monte Campo, con bella vista sulla bastionata calcarea che dall’Arera corre fino al Menna; si procede in falsopiano per un buon tratto, in direzione della Baita di Campo (1.878 m), oltre la quale il sentiero riprende progressivamente a salire, mentre di fronte iniziano a far capolino le cime acuminate dei Tre Pizzi. Entrati in un ampio vallone solitario, si risale il pascolo cosparso di blocchi rocciosi, avendo sempre in vista le caratteristiche cime dei Tre Pizzi; superata una piccola baita (2.116 m) si arriva a un pianoro ondulato dall’evidente modellamento glaciale; ancora un breve tratto e, fra i dossi montonati sulla larga sella che separa i Tre Pizzi dal Pietra Quadra, ecco finalmente il piccolo lago, che nelle giornate serene appare di un blu profondo. I Tre Pizzi sono ormai alle spalle; facilmente si può salire la cima settentrionale (2.167 m), mentre quella centrale (2.160 m) e meridionale (2.151 m) sono più impegnative e distanti. Di fronte, il Pietra Quadra appare come un muraglione roccioso severo e imponente. Ovunque affiorano le rocce domina il caratteristico colore violaceo del Verrucano Lombardo, mentre sui pendii prevale il verde glauco delle praterie a festuca. Proseguendo un po’ oltre la sella, con un facile sentiero si raggiunge il piccolo rifugio Tre Pizzi (2.051 m), in posizione solitaria e suggestiva; da questo si scende nel vallone sottostante, puntando al pascolo dei “Pianù”, con un piccolo lago (circa 2.010 m) incorniciato da cime frastagliate della Mencucca. Seguendo una traccia tra gli arbusti si giunge infine sul sentiero CAI 272 (Sentiero dei Roccoli) sul il quale si torna alla Baita di Campo e da qui a Mezzeno.
Gli ambienti vegetazionali presenti sono quelli tipici delle Orobie: rocce silicee, creste ventose, macereti grossolani e vallette nivali, versanti ripidi dominati da Festuca scabriculmis subsp. luedii, pascoli a nardo intervallati da ridotte aree umide o torbose, mugheta.Tra le specie più caratteristiche di segnalano almeno: Ajuga pyramidalis, Androsace vandellii, Antennaria carpathica, A. dioica, Anthoxanthum alpinun, Asplenium septentrionale, A. viride, Barbarea bracteosa, Botrychium lunaria, Crocus albiflorus, Daphne mezereum, D. striata, Erica carnea, Gagea fragifera, Gentiana acaulis, Geum montanum, Gnaphalium supinum, Homogyne alpina, Huperzia selago Hypochoeris uniflora, Juncus trifidus, Larix decidua, Laserpitium halleri, Leontodon helveticus, Leucanthemopsis alpina, Luuzula lutea, Lycopodium annotinum, Maianthemum bifolium, Mutellina adonidifolia, Nardus stricta, Pedicularis tuberosa, Peucedanun ostruthium, Pinguicula vulgaris, Pinus mugo, Potentilla aurea, P. nitida, Primula elatior, P. hirsuta, P. latifolia, Pseudorchis albida, Pulsatilla alpina subsp. apiifolia, Rhamnus pumila, Rhodiola rosea, Rhododendron ferrugineum, Saxifraga paniculata, Scilla bifolia, Sempervivum montanum, Silene acaulis, S. rupestris, Soldanella alpina, S. pusilla, Tricophorum caespitosum, Vaccinium gaultherioides, V. myrtillus, V. vitis-idaea Viola biflora, V. palustris.
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