01/01/1970
PIANI DELL’AVARO – MINCUCCO
Ritrovo 1: Bergamo, parcheggio presso la sede FAB, h 7.00
Ritrovo 2: Cusio, Piani dell'Avaro, h 8.30
Quota minima: 1678 m
Quota massima: 2010 m
Dislivello complessivo: circa 550 m
Lunghezza: circa 9.5 km
Durata: 6/7 h
Difficoltà: escursionismo facile


Il Mincucco è una facile cima poco frequentata, perché discosta rispetto ai percorsi escursionistici più noti; la si raggiunge con un itinerario piacevole e poco impegnativo, sempre appagante per la bellezza dei panorami e caratterizzato dalla tipica flora degli ambienti silicei. Dal parcheggio ai Piani dell’Avaro (1678 m) si prende lo sterrato che attraversa i pascoli e sale dolcemente a una larga sella (1756 m), quindi in leggera discesa attraversa un valloncello nei pressi di un gruppo di baite (1737 m) per poi portarsi senza strappi alle Baite della Croce (1813 m) e al Colletto di Monte Foppa (1880); da qui taglia il versante E del Triomen fino alla Baita Foppa (1908), in suggestiva posizione nei pressi di un laghetto completamente interrato; ormai su sentiero, con pochi tornanti si aggira una cima rocciosa (2.024 m) e ad una baita nei pressi di antichi scavi minerari si piega a destra (a sinistra di va a i laghi di Ponteranica); tra roccette, piccole torbiere, arbusteti e pascoli si procede in lieve discesa su un’ampia dorsale con bella vista sulla cima del Mincucco che, infine, si raggiunge con una breve salita. Dalla cima, contrassegnata da un grande omino di pietra, si scende liberamente nel pascolo lungo il versante meridionale fino alla Baita Mincucco (1839 m), affiancata da un caratteristio bàrek ben conservato, dove avverrà la sosta per il pranzo al sacco; i più intraprendenti, in una decina di minuti, possono spingersi fino alla Croce di Mincucco (1833 m), che spicca su un ardito sperone roccioso. Per il ritorno si segue il medesimo itinerario, con una breve variante per evitare di risalire la cima.

Alcune delle specie osservabili: Ajuga pyramidalis, Androsace vandellii, Anemonastrum narcissiflorum, Barbarea bracteosa, Cardamine asarifolia, Crocus albiflorus, Draba aizoides, Gentiana acaulis, Geum montanum, Kalmia procumbens, Luzula lutea, Molopospermum peloponnesiacum, Myosotis alpestris, Polygala alpestris, Potentilla aurea, Primula elatior, P. hirsuta, Pulsatilla alpina subsp. apiifolia, Ranunculus montanus, Rhamnus pumila, Rhododendron ferrugineum, Saxifraga paniculata, Scilla bifolia, Sempervivum montanum, Silene acaulis, Soldanella alpina, S. pusilla, Trichophorum cespitosum, Viola thomasiana.