ASSEMBLEA ORDINARIA

10/03/2023
Assemblea
ASSEMBLEA ORDINARIA
Relatore: Consiglio Direttivo

Il Misma (Flora, Ambienti naturali, Area protetta e Oasi WWF)

Presentazione del nuovo volume

14/04/2023
Presentazione
Il Misma (Flora, Ambienti naturali, Area protetta e Oasi WWF)
Relatore: Luca Mangili - Annamaria Gibellini

Presentazione del nuovo volume

I Corti

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16/06/2023
Proiezione
I Corti
Relatore: Cesare Solimbergo

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Alberi del lungolago di Lovere

Presentazione del libro

19/05/2023
Relazione
Alberi del lungolago di Lovere
Relatore: Aldo Avogadri

Presentazione del libro

Andar per monti, andar per fiori – Il sole: non solo benefici ma anche rischi

Serata di educazione sanitaria

05/05/2023
Relazione
Andar per monti, andar per fiori – Il sole: non solo benefici ma anche rischi
Relatore: Pino Falgheri

Serata di educazione sanitaria

Islanda, essenza della natura

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21/04/2023
Relazione
Islanda, essenza della natura
Relatore: Italo Locatelli

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Flora tra il Lago Maggiore e il Lago di Como

Presentazione del libro a cura dell’Autore

Il Relatore
Michael è nato in Canton Ticino e cresciuto in provincia di Varese. Di professione ingegnere elettronico, attualmente risiede vicino a Zurigo. Michael ha collaborato a diversi progetti botanici: ha fornito dati per “La flora della provincia di Varese” di Paolo Macchi e per il progetto di cartografia floristica secondo quadranti CFCE della Regione Lombardia. È stato tra i primi membri della mailing list “garz.net” e partecipa attivamente ai convegni annuali oltreché a quelli della Società Botanica Italiana. Ha pubblicato diversi articoli sull’ “Informatore Botanico” e in altre riviste scientifiche. Ha collaborato a vari studi sulla flora esotica del Museo di Storia Naturale di Milano e fornito dati e informazioni per la “Checklist della flora vascolare italiana”, per la nuova lista rossa della Svizzera e per la nuova edizione della “Flora d’Italia” di Sandro Pignatti.
La Serata
Michael ci ha inviato le seguenti note che spiegano come è nata la sua passione per la botanica e il contenuto della serata:
“Fin da bambino mi interessavo di piante, e già a cinque anni facevo il mio primo “giardino segreto” al bordo di un bosco nel nostro paese del Varesotto. Diventando più grande, volevo identificare le piante, ma mi infastidiva il fatto di non riuscire a farlo bene con i libri per bambini che avevo. Più tardi, quando mia sorella studiava farmacia, ho finalmente potuto avere tra le mani un libro suo con il quale veramente si riusciva ad arrivare al nome della piante.Tramite Internet ho poi conosciuto i primi botanici attivi su questo nuovo mezzo di comunicazione e in particolare Franco Giordana, con il quale presto abbiamo deciso di creare una mailing list, garz.net. Infine, durante un incontro dei membri di garz.net svoltosi in una nebbiosa giornata autunnale in un ristorante di Soncino, vidi sul portatile di Enzo Bona l’interessantissimo progetto di mappatura dei quadranti floristici. Subito ho deciso di voler partecipare anch’io, iniziando con la zona intorno a casa nostra. Man mano ho poi esteso lo studio del territorio a tutta l’area tra il Lago  Maggiore e il Lago di Como. Il mio obiettivo era di studiare la flora di tutti i quadranti per poter creare carte distributive complete il più possibile. Ho stretto legami con i membri di garz.net, con i pochi botanici della zona, con il Museo di Storia Naturale di Milano e con alcune università. A Vicenza ci siamo incontrati per parecchi anni con botanici e appassionati del Nordest-Italia, per chiarire le diverse problematiche incontrate, e per casi particolarmente difficili ho contattato esperti di diversi generi.
Come risultato finale ho voluto fare un libro con mappe distributive di tutte le specie trovate da me e alcuni collaboratori. Inoltre ho messo una foto ripresa nell’area studiata, l’ambiente di crescita nel territorio e una breve descrizione, in particolare se la identificazione della specie risulta difficile. Un mio amico ha poi aggiunto note sui possibili usi della pianta.
Oltre ad alcune considerazioni generali sulla geologia e il clima, nella mia presentazione illustrerò il mio procedimento di mappatura del territorio. Mostrerò i diversi ambienti e le specie più significative e rare, con particolare attenzione a quelle non presenti nel Bergamasco. La selezione delle specie presentate ne includerà anche alcune non note in passato per il territorio, alcune descritte come nuove per la scienza e alcune esotiche nuove”.

07/04/2023
Relazione
Flora tra il Lago Maggiore e il Lago di Como
Relatore: Michael Kleih

Presentazione del libro a cura dell’Autore

Il Relatore
Michael è nato in Canton Ticino e cresciuto in provincia di Varese. Di professione ingegnere elettronico, attualmente risiede vicino a Zurigo. Michael ha collaborato a diversi progetti botanici: ha fornito dati per “La flora della provincia di Varese” di Paolo Macchi e per il progetto di cartografia floristica secondo quadranti CFCE della Regione Lombardia. È stato tra i primi membri della mailing list “garz.net” e partecipa attivamente ai convegni annuali oltreché a quelli della Società Botanica Italiana. Ha pubblicato diversi articoli sull’ “Informatore Botanico” e in altre riviste scientifiche. Ha collaborato a vari studi sulla flora esotica del Museo di Storia Naturale di Milano e fornito dati e informazioni per la “Checklist della flora vascolare italiana”, per la nuova lista rossa della Svizzera e per la nuova edizione della “Flora d’Italia” di Sandro Pignatti.
La Serata
Michael ci ha inviato le seguenti note che spiegano come è nata la sua passione per la botanica e il contenuto della serata:
“Fin da bambino mi interessavo di piante, e già a cinque anni facevo il mio primo “giardino segreto” al bordo di un bosco nel nostro paese del Varesotto. Diventando più grande, volevo identificare le piante, ma mi infastidiva il fatto di non riuscire a farlo bene con i libri per bambini che avevo. Più tardi, quando mia sorella studiava farmacia, ho finalmente potuto avere tra le mani un libro suo con il quale veramente si riusciva ad arrivare al nome della piante.Tramite Internet ho poi conosciuto i primi botanici attivi su questo nuovo mezzo di comunicazione e in particolare Franco Giordana, con il quale presto abbiamo deciso di creare una mailing list, garz.net. Infine, durante un incontro dei membri di garz.net svoltosi in una nebbiosa giornata autunnale in un ristorante di Soncino, vidi sul portatile di Enzo Bona l’interessantissimo progetto di mappatura dei quadranti floristici. Subito ho deciso di voler partecipare anch’io, iniziando con la zona intorno a casa nostra. Man mano ho poi esteso lo studio del territorio a tutta l’area tra il Lago  Maggiore e il Lago di Como. Il mio obiettivo era di studiare la flora di tutti i quadranti per poter creare carte distributive complete il più possibile. Ho stretto legami con i membri di garz.net, con i pochi botanici della zona, con il Museo di Storia Naturale di Milano e con alcune università. A Vicenza ci siamo incontrati per parecchi anni con botanici e appassionati del Nordest-Italia, per chiarire le diverse problematiche incontrate, e per casi particolarmente difficili ho contattato esperti di diversi generi.
Come risultato finale ho voluto fare un libro con mappe distributive di tutte le specie trovate da me e alcuni collaboratori. Inoltre ho messo una foto ripresa nell’area studiata, l’ambiente di crescita nel territorio e una breve descrizione, in particolare se la identificazione della specie risulta difficile. Un mio amico ha poi aggiunto note sui possibili usi della pianta.
Oltre ad alcune considerazioni generali sulla geologia e il clima, nella mia presentazione illustrerò il mio procedimento di mappatura del territorio. Mostrerò i diversi ambienti e le specie più significative e rare, con particolare attenzione a quelle non presenti nel Bergamasco. La selezione delle specie presentate ne includerà anche alcune non note in passato per il territorio, alcune descritte come nuove per la scienza e alcune esotiche nuove”.

Serata di approfondimento floristico sui generi Lathyrus e Vicia

Le specie dei generi Lathyrus e Vicia sono alquanto diffuse sul territorio bergamasco, dalla pianura alla media montagna. Si tratta di piante dall’aspetto elegante, spesso osservate ma facilmente confuse; particolarmente complicato appare districarsi tra le specie del gruppo di Vicia craccaV. villosa, ma le difficoltà sono minori di quanto sembra a prima vista, e si superano facilmente osservando con la dovuta attenzione pochi caratteri.

Alcune notizie curiose sulla storia e la biologia di queste piante ne completano la conoscenza.

Entro pochi giorni la presentazione sarà scaricabile dal sito internet del FAB, alla sezione Approfondimenti-Riconoscere le specie.

Vicia villosa
Lathyrus sphaericus
31/03/2023
Relazione
Serata di approfondimento floristico sui generi Lathyrus e Vicia
Relatore: Luca Mangili

Le specie dei generi Lathyrus e Vicia sono alquanto diffuse sul territorio bergamasco, dalla pianura alla media montagna. Si tratta di piante dall’aspetto elegante, spesso osservate ma facilmente confuse; particolarmente complicato appare districarsi tra le specie del gruppo di Vicia craccaV. villosa, ma le difficoltà sono minori di quanto sembra a prima vista, e si superano facilmente osservando con la dovuta attenzione pochi caratteri.

Alcune notizie curiose sulla storia e la biologia di queste piante ne completano la conoscenza.

Entro pochi giorni la presentazione sarà scaricabile dal sito internet del FAB, alla sezione Approfondimenti-Riconoscere le specie.

Vicia villosa
Lathyrus sphaericus

La storia della botanica attraverso la mia Biblioteca

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Giovanni ci ha inviato alcune brevi note sul contenuto della sua relazione, preparata appositamente per gli amici del FAB:
Fra le mie varie passioni, la botanica e la bibliofilia hanno sempre primeggiato; nella mia biblioteca sono infatti presenti un buon numero di opere botaniche (circa 500) sia antiche che recenti. In particolare il settore opere antiche (con numerosi libri che riguardano la bergamasca) ospita opere appartenenti alla prima metà del XX° secolo e libri di antiquariato. Con questa serata finalmente realizzo un progetto da condividere con gli amici del FAB: non solo invitarvi a vedere la mia biblioteca, ma anche proporvi un breve racconto della Storia della Botanica, compendiato dalla contemporanea proiezione dei frontespizi e di alcune immagini estratte dalle più importanti opere che posseggo”.

PS: si potrà visitare la biblioteca insieme a Giovanni (che abita in via Bronzetti 11, Bg), con numero massimo di 6-8 persone a visita e con prenotazione obbligatoria, iscrivendosi al termine della sua relazione oppure telefonando anche prima alla nostra Segretaria Carmen: le visite sono previste nella giornata di sabato 18 marzo, alle ore 15.30 e alle ore 17. Il parcheggio consigliato è al Supermercato Penny (via Ghislandi 79) che dista dall’abitazione di Giovanni 2 minuti.

24/03/2023
Relazione
La storia della botanica attraverso la mia Biblioteca
Relatore: Giovanni Cavadini

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Giovanni ci ha inviato alcune brevi note sul contenuto della sua relazione, preparata appositamente per gli amici del FAB:
Fra le mie varie passioni, la botanica e la bibliofilia hanno sempre primeggiato; nella mia biblioteca sono infatti presenti un buon numero di opere botaniche (circa 500) sia antiche che recenti. In particolare il settore opere antiche (con numerosi libri che riguardano la bergamasca) ospita opere appartenenti alla prima metà del XX° secolo e libri di antiquariato. Con questa serata finalmente realizzo un progetto da condividere con gli amici del FAB: non solo invitarvi a vedere la mia biblioteca, ma anche proporvi un breve racconto della Storia della Botanica, compendiato dalla contemporanea proiezione dei frontespizi e di alcune immagini estratte dalle più importanti opere che posseggo”.

PS: si potrà visitare la biblioteca insieme a Giovanni (che abita in via Bronzetti 11, Bg), con numero massimo di 6-8 persone a visita e con prenotazione obbligatoria, iscrivendosi al termine della sua relazione oppure telefonando anche prima alla nostra Segretaria Carmen: le visite sono previste nella giornata di sabato 18 marzo, alle ore 15.30 e alle ore 17. Il parcheggio consigliato è al Supermercato Penny (via Ghislandi 79) che dista dall’abitazione di Giovanni 2 minuti.

Montagne occitane

FAB-ABB

Gli amici dell’ Associazione Botanica Bresciana, con cui il FAB ha da molti anni stabilito un virtuoso gemellaggio, ci hanno inviato le seguenti note sul contenuto della loro relazione:
ll nostro viaggio ci porta alla scoperta di un angolo delle Alpi caratterizzato da una straordinaria bellezza e da una notevole varietà del paesaggio. Vertiginose pareti rocciose si alternano a scenari morbidi e grandiosi che si fatica a racchiudere in un solo sguardo: è la valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo. Essa si sviluppa in direzione Est-Ovest e collega in poco più di cinquanta chilometri Borgo San Dalmazzo al Colle della Maddalena (1995 m) per entrare in territorio francese nella provenzale “Vallée de l’Ubaye”. E’ inoltre la più meridionale delle Valli Occitane e separa le Alpi Marittime dalle Alpi Cozie. Questa porzione delle nostre Alpi costituisce uno dei territori più ricchi di biodiversità vegetale, e il contributo più significativo a questo grande patrimonio floristico è garantito dalle Alpi Marittime: se si considera l’intero arco alpino, solo le Alpi Giulie, poste all’estremo opposto della catena, possono reggere il confronto. I motivi di questa straordinaria complessità sono molteplici. Innanzitutto l’estrema propaggine sud-occidentale delle Alpi ha rappresentato un punto d’incontro per le specie più disparate e spiega l’attuale vicinanza tra essenze alpine, subalpine, appenniniche, mediterranee e medioeuropee. Il fattore preponderante di tutta questa biodiversità si deve alla collocazione geografica, in posizione periferica nei confronti delle grandi glaciazioni del Quaternario. Le nostre brevi escursioni ci conducono tra borgate consumate dal tempo, oppure completamente abbandonate, vigilate talvolta da minacciose e silenziose fortezze. Secolari sentieri sapientemente tracciati dai pastori per condurre i numerosi greggi verso le valli del Mercantour ci portano in luoghi davvero unici, praterie alpine, estesi ghiaioni al cospetto d’incombenti pareti dolomitiche e laghetti di un blu da fare invidia a lagune tropicali. Ed è proprio tra queste praterie e ghiaioni, senza tralasciare quella specializzata delle fessure delle rocce, che troviamo una flora ricca di endemiti tipica dei suoli calcarei, talora dei suoli cristallini. Scopriamo alcune rarità comeViola valderia, Viola argenteria, Viola cenisia, Potentilla valderia, Fritillaria tubaeformis subsp. moggridgei, Silene cordifolia, ma i veri gioielli di questo territorio sono certamente Saxifraga florulenta e Berardia subacaulis, che da sole meritano questo viaggio.
Graziano, Ivana e Matteo

03/03/2023
Relazione
Montagne occitane
Relatore: Belleri-Solimando

FAB-ABB

Gli amici dell’ Associazione Botanica Bresciana, con cui il FAB ha da molti anni stabilito un virtuoso gemellaggio, ci hanno inviato le seguenti note sul contenuto della loro relazione:
ll nostro viaggio ci porta alla scoperta di un angolo delle Alpi caratterizzato da una straordinaria bellezza e da una notevole varietà del paesaggio. Vertiginose pareti rocciose si alternano a scenari morbidi e grandiosi che si fatica a racchiudere in un solo sguardo: è la valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo. Essa si sviluppa in direzione Est-Ovest e collega in poco più di cinquanta chilometri Borgo San Dalmazzo al Colle della Maddalena (1995 m) per entrare in territorio francese nella provenzale “Vallée de l’Ubaye”. E’ inoltre la più meridionale delle Valli Occitane e separa le Alpi Marittime dalle Alpi Cozie. Questa porzione delle nostre Alpi costituisce uno dei territori più ricchi di biodiversità vegetale, e il contributo più significativo a questo grande patrimonio floristico è garantito dalle Alpi Marittime: se si considera l’intero arco alpino, solo le Alpi Giulie, poste all’estremo opposto della catena, possono reggere il confronto. I motivi di questa straordinaria complessità sono molteplici. Innanzitutto l’estrema propaggine sud-occidentale delle Alpi ha rappresentato un punto d’incontro per le specie più disparate e spiega l’attuale vicinanza tra essenze alpine, subalpine, appenniniche, mediterranee e medioeuropee. Il fattore preponderante di tutta questa biodiversità si deve alla collocazione geografica, in posizione periferica nei confronti delle grandi glaciazioni del Quaternario. Le nostre brevi escursioni ci conducono tra borgate consumate dal tempo, oppure completamente abbandonate, vigilate talvolta da minacciose e silenziose fortezze. Secolari sentieri sapientemente tracciati dai pastori per condurre i numerosi greggi verso le valli del Mercantour ci portano in luoghi davvero unici, praterie alpine, estesi ghiaioni al cospetto d’incombenti pareti dolomitiche e laghetti di un blu da fare invidia a lagune tropicali. Ed è proprio tra queste praterie e ghiaioni, senza tralasciare quella specializzata delle fessure delle rocce, che troviamo una flora ricca di endemiti tipica dei suoli calcarei, talora dei suoli cristallini. Scopriamo alcune rarità comeViola valderia, Viola argenteria, Viola cenisia, Potentilla valderia, Fritillaria tubaeformis subsp. moggridgei, Silene cordifolia, ma i veri gioielli di questo territorio sono certamente Saxifraga florulenta e Berardia subacaulis, che da sole meritano questo viaggio.
Graziano, Ivana e Matteo